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Stavolta l’unico modo per raggiungerli è la mail. Ma traspaiono lo stesso attitudini, idee, modi di fare e di ragionare; e una linearità di pensiero che veramente si fa beffe delle inutili complicazioni o delle fastidiose superficialità di tutto ciò che è (troppo) contemporaneo. | Stavolta l’unico modo per raggiungerli è la mail. Ma traspaiono lo stesso attitudini, idee, modi di fare e di ragionare; e una linearità di pensiero che veramente si fa beffe delle inutili complicazioni o delle fastidiose superficialità di tutto ciò che è (troppo) contemporaneo. | ||
Si parla molto e soprattutto del loro ultimo lavoro appena uscito, [[Tomorrow's Harvest]], perché gli spunti decisamente non mancano. | Si parla molto e soprattutto del loro ultimo lavoro appena uscito, [[Tomorrow's Harvest]], perché gli spunti decisamente non mancano. | ||
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{{question|Insomma, direi che la faccenda del “Cosa diavolo avete fatto in tutti questi anni passati dall’ultimo disco?” sarà ormai diventato un tormentone insopportabile. Ovvio, la tentazione di farvi anche io questa domanda non posso non averla, però fatemi chiedere: ma invece, cos’è che in tutti questi anni avreste voluto fare e non siete riusciti a fare?}} | {{question|Insomma, direi che la faccenda del “Cosa diavolo avete fatto in tutti questi anni passati dall’ultimo disco?” sarà ormai diventato un tormentone insopportabile. Ovvio, la tentazione di farvi anche io questa domanda non posso non averla, però fatemi chiedere: ma invece, cos’è che in tutti questi anni avreste voluto fare e non siete riusciti a fare?}} | ||
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{{boc|"MARCUS: Mmmmh. Dormire, direi."}} | {{boc|"MARCUS: Mmmmh. Dormire, direi."}} | ||
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{{question|All’epoca dell’uscita di [[The Campfire Headphase|Campfire Headphase]] ci incontrammo: sì, sono uno di quei pallosissimi tipi che fa quella pallosissima supposta professione dello scrivere di musica. Per l’uscita di quell’album lì, accettaste infatti - cosa più unica che rara per voi - di fare delle interviste faccia a faccia, non solo via mail. Intuisco che vi abbiamo divertito ed entusiasmato tantissimo, se ora siete tornati alla policy del solo-via-mail...}} | {{question|All’epoca dell’uscita di [[The Campfire Headphase|Campfire Headphase]] ci incontrammo: sì, sono uno di quei pallosissimi tipi che fa quella pallosissima supposta professione dello scrivere di musica. Per l’uscita di quell’album lì, accettaste infatti - cosa più unica che rara per voi - di fare delle interviste faccia a faccia, non solo via mail. Intuisco che vi abbiamo divertito ed entusiasmato tantissimo, se ora siete tornati alla policy del solo-via-mail...}} | ||
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{{boc|"MARCUS: Ahah, no dai, non è questo. È che molto semplicemente scegliendo la modalità via mail non siamo obbligati a passare giorni e giorni ascoltandoci ripetere sempre gli stessi concetti."}} | {{boc|"MARCUS: Ahah, no dai, non è questo. È che molto semplicemente scegliendo la modalità via mail non siamo obbligati a passare giorni e giorni ascoltandoci ripetere sempre gli stessi concetti."}} | ||
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{{question|Una cosa che invece vi diverte sempre tanto è snobbare le offerte che vi arrivano, immagino in quantità copiosa, per esibirbi dal vivo. }} | {{question|Una cosa che invece vi diverte sempre tanto è snobbare le offerte che vi arrivano, immagino in quantità copiosa, per esibirbi dal vivo. }} | ||
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{{boc|"MIKE: Vero, di offerte ne arrivano parecchie. Soprattutto da parte dei festival. Però ecco, diciamo che se decidessimo di esibirci dal vivo vorremmo che fosse qualcosa di veramente speciale. Se proprio decidessimo di farlo. In effetti ti confessiamo che ultimamente abbiamo ripreso a pensarla come un’ipotesi fattibile, sì, e abbiamo iniziato a lavorarci sopra."}} | {{boc|"MIKE: Vero, di offerte ne arrivano parecchie. Soprattutto da parte dei festival. Però ecco, diciamo che se decidessimo di esibirci dal vivo vorremmo che fosse qualcosa di veramente speciale. Se proprio decidessimo di farlo. In effetti ti confessiamo che ultimamente abbiamo ripreso a pensarla come un’ipotesi fattibile, sì, e abbiamo iniziato a lavorarci sopra."}} | ||
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{{question|Se vi guardate indietro, ci sono degli elementi di [[The Campfire Headphase|Campfire Headphase]] che oggi non vi soddisfano più? Ve lo chiedo perché mi pare che [[Tomorrow's Harvest]] sia una decisa svolta, come atmosfere e come scelta dei suoni, rispetto al suo predecessore.}} | {{question|Se vi guardate indietro, ci sono degli elementi di [[The Campfire Headphase|Campfire Headphase]] che oggi non vi soddisfano più? Ve lo chiedo perché mi pare che [[Tomorrow's Harvest]] sia una decisa svolta, come atmosfere e come scelta dei suoni, rispetto al suo predecessore.}} | ||
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{{boc|"MARCUS: In verità ogni volta che lavoriamo ad un disco nuovo tendiamo a far sì che venga fuori diverso, come suoni ed atmosfere, rispetto a quello precedente... o almeno questo è quello che proviamo a fare. È una scelta ben precisa. Vogliamo comunque dare un’idea di cambiamento, vogliamo far sentire con chiarezza che si tratta di un nuovo capitolo. Detto questo, ancora oggi credo che dentro [[The Campfire Headphase|Campfire Headphase]] ci siano delle tracce riuscitissime, fra le cose migliori che abbiamo mai fatto. Fare un disco nuovo diverso da quello precedente non significa disconoscere il predecessore, no?"}} | {{boc|"MARCUS: In verità ogni volta che lavoriamo ad un disco nuovo tendiamo a far sì che venga fuori diverso, come suoni ed atmosfere, rispetto a quello precedente... o almeno questo è quello che proviamo a fare. È una scelta ben precisa. Vogliamo comunque dare un’idea di cambiamento, vogliamo far sentire con chiarezza che si tratta di un nuovo capitolo. Detto questo, ancora oggi credo che dentro [[The Campfire Headphase|Campfire Headphase]] ci siano delle tracce riuscitissime, fra le cose migliori che abbiamo mai fatto. Fare un disco nuovo diverso da quello precedente non significa disconoscere il predecessore, no?"}} | ||
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{{question|Allora, prendiamo una traccia da ‘[[Tomorrow's Harvest]] come [[White Cyclosa]]: c’è veramente tanto di Carpenter, è davvero - come dire? - paranaoia urbana retrofuturistica (...ok, ok, scusateci, noi giornalisti musicali siamo brutte persone e parliamo tutti un po’ così). | {{question|Allora, prendiamo una traccia da ‘[[Tomorrow's Harvest]] come [[White Cyclosa]]: c’è veramente tanto di Carpenter, è davvero - come dire? - paranaoia urbana retrofuturistica (...ok, ok, scusateci, noi giornalisti musicali siamo brutte persone e parliamo tutti un po’ così). | ||
A sentire pezzi così, il claim che potrebbe riassumere l’album potrebbe essere “Il mondo è impazzito!”. Ma la malinconia che permea la gran parte del disco invece farebbe optare per un più mesto “Il mondo si è intristito”. Ha senso? Quale dei due claim possibili è meno scemo ed insensato?}} | A sentire pezzi così, il claim che potrebbe riassumere l’album potrebbe essere “Il mondo è impazzito!”. Ma la malinconia che permea la gran parte del disco invece farebbe optare per un più mesto “Il mondo si è intristito”. Ha senso? Quale dei due claim possibili è meno scemo ed insensato?}} | ||
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{{boc|"MIKE: In realtà credo che potrebbero proprio andare bene tutt’e due. Ma se devo | {{boc|"MIKE: In realtà credo che potrebbero proprio andare bene tutt’e due. Ma se devo | ||
dirti un buon modo per descrivere la nostra musica, un modo tra l’altro sempre valido di qualsiasi album si tratti, ti direi una cosa tipo: “Musica da ascoltare in cuffia che ti permette di estraniarti per un attimo dal mondo e quindi di osservarlo sotto una luce diversa”. Non so, rende un po’ l’idea? Tornando poi nello specifico a [[Tomorrow's Harvest]], da un lato è vero che c’è anche un sottotesto politico in questo disco; dall’altro tuttavia non siamo mai stati interessati a quel tipo di retorica piuttosto teatrale e chiassosa che un artista tende sempre a mettere nei suoi lavori quando vuole permearli di significati e messaggi politici. Noi abbiamo voluto agire in altro modo. Abbiamo lavorato per dare vita ad un’atmosfera cinematica che fosse cupa, tetra."}} | dirti un buon modo per descrivere la nostra musica, un modo tra l’altro sempre valido di qualsiasi album si tratti, ti direi una cosa tipo: “Musica da ascoltare in cuffia che ti permette di estraniarti per un attimo dal mondo e quindi di osservarlo sotto una luce diversa”. Non so, rende un po’ l’idea? Tornando poi nello specifico a [[Tomorrow's Harvest]], da un lato è vero che c’è anche un sottotesto politico in questo disco; dall’altro tuttavia non siamo mai stati interessati a quel tipo di retorica piuttosto teatrale e chiassosa che un artista tende sempre a mettere nei suoi lavori quando vuole permearli di significati e messaggi politici. Noi abbiamo voluto agire in altro modo. Abbiamo lavorato per dare vita ad un’atmosfera cinematica che fosse cupa, tetra."}} | ||
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{{question|In tutta onestà, e non sto (solo) parlando di musica: ha senso essere nostalgici? Vivevamo meglio negli anni 90, per dire, rispetto ad oggi?}} | {{question|In tutta onestà, e non sto (solo) parlando di musica: ha senso essere nostalgici? Vivevamo meglio negli anni 90, per dire, rispetto ad oggi?}} | ||
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{{boc|"MIKE: Il mondo è qualcosa in continua evoluzione, inoltre credo sia molto facile guardare al passato come qualcosa di più bello rispetto al presente... qualsiasi sia il presente che tu stia vivendo. È vero, non te lo nascondo, mi capita più di una volta di avere l’impressione di vivere oggi in un mondo che è più scuro e più complicato rispetto a quello di qualche anno fa. Ma questo credo derivi semplicemente dal fatto che quando sei più giovane non ti curi molto di quello che succede nel mondo, sei tutto focalizzato sulla tua vita, sui tuoi obiettivi. Diventando più vecchi, diventa allora quasi fisiologico farsi più disillusi, più scettici."}} | {{boc|"MIKE: Il mondo è qualcosa in continua evoluzione, inoltre credo sia molto facile guardare al passato come qualcosa di più bello rispetto al presente... qualsiasi sia il presente che tu stia vivendo. È vero, non te lo nascondo, mi capita più di una volta di avere l’impressione di vivere oggi in un mondo che è più scuro e più complicato rispetto a quello di qualche anno fa. Ma questo credo derivi semplicemente dal fatto che quando sei più giovane non ti curi molto di quello che succede nel mondo, sei tutto focalizzato sulla tua vita, sui tuoi obiettivi. Diventando più vecchi, diventa allora quasi fisiologico farsi più disillusi, più scettici."}} | ||
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{{question|Ma voi altri siete ancora beatamente confinati nella campagna, da bravi gentiluomini britannici d’altri tempi?}} | {{question|Ma voi altri siete ancora beatamente confinati nella campagna, da bravi gentiluomini britannici d’altri tempi?}} | ||
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{{boc|"MARCUS: Oh sì, lo siamo. Anche se tendiamo a non avere vestiti in tweed e teste di cervo impagliate a decorarci le pareti. "}} | {{boc|"MARCUS: Oh sì, lo siamo. Anche se tendiamo a non avere vestiti in tweed e teste di cervo impagliate a decorarci le pareti. "}} | ||
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{{question|[[Tomorrow's Harvest]] suona in tutto e per tutto come un disco tipicamente [[Boards of Canada|Boards Of Canada]], al di là delle differenze che possono esserci tra un vostro album e l’altro. Ok. Ma prima o durante l’averci lavorato sopra, c’è stato qualche ascolto che vi ha in qualche modo influenzato o addirittura indirizzato?}} | {{question|[[Tomorrow's Harvest]] suona in tutto e per tutto come un disco tipicamente [[Boards of Canada|Boards Of Canada]], al di là delle differenze che possono esserci tra un vostro album e l’altro. Ok. Ma prima o durante l’averci lavorato sopra, c’è stato qualche ascolto che vi ha in qualche modo influenzato o addirittura indirizzato?}} | ||
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{{boc|"MIKE: Quando lavoriamo ad un disco, per scelta decidiamo di non ascoltare nessun tipo di musica contemporanea, in giro in quel momento.‘ Il motivo è molto preciso: vogliam evitare che anche inconsapevolmente nelle tracce del disco entrino degli elementi ‘che possano in qualche modo datare la musica; Durante la lavorazione di [[Tomorrow's Harvest]] ti posso dire che abbiamo ascoltato molte colonne cinematografiche anni 70 e anni 80, possibilmente di film piuttosto deprimenti. Come nomi di compositori, potrei fartene molti di italiani: Fabio Frizzi, Stefano Mainetti, Riz Ortolani. Di stranieri, i primi da citare credo siano John Harrison, Mark Isham, Paul Giovanni, Wendy Carlos. | {{boc|"MIKE: Quando lavoriamo ad un disco, per scelta decidiamo di non ascoltare nessun tipo di musica contemporanea, in giro in quel momento.‘ Il motivo è molto preciso: vogliam evitare che anche inconsapevolmente nelle tracce del disco entrino degli elementi ‘che possano in qualche modo datare la musica; Durante la lavorazione di [[Tomorrow's Harvest]] ti posso dire che abbiamo ascoltato molte colonne cinematografiche anni 70 e anni 80, possibilmente di film piuttosto deprimenti. Come nomi di compositori, potrei fartene molti di italiani: Fabio Frizzi, Stefano Mainetti, Riz Ortolani. Di stranieri, i primi da citare credo siano John Harrison, Mark Isham, Paul Giovanni, Wendy Carlos. | ||
Ma potrebbe avere un suo senso anche mettere in questa lista uno come Michael Nyman."}} | Ma potrebbe avere un suo senso anche mettere in questa lista uno come Michael Nyman."}} | ||
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{{question|Stiamo tra l’altro parlando di un disco piuttosto lungo e con molte molte tracce, diciassette. Un disco, poi, senza cadute di tono. Quanto materiale avete scartato, prima di completare la tracklist definitiva?}} | {{question|Stiamo tra l’altro parlando di un disco piuttosto lungo e con molte molte tracce, diciassette. Un disco, poi, senza cadute di tono. Quanto materiale avete scartato, prima di completare la tracklist definitiva?}} | ||
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{{boc|"MIKE: Non poco. Forse da farci addirittura un altro album o due, anche se si tratta di tutta roba non finalizzata, che ha bisogno di lavoro sopra. Questo per noi è assolutamente normale, sai: stessa cosa è successa con i dischi precedenti. Magari parte di questo materiale inutilizzato troverà modo di vedere la luce prima o poi. Non lo escludiamo."}} | {{boc|"MIKE: Non poco. Forse da farci addirittura un altro album o due, anche se si tratta di tutta roba non finalizzata, che ha bisogno di lavoro sopra. Questo per noi è assolutamente normale, sai: stessa cosa è successa con i dischi precedenti. Magari parte di questo materiale inutilizzato troverà modo di vedere la luce prima o poi. Non lo escludiamo."}} | ||
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{{question|Non ho resistito alla tentazione di dare un occhio al forum di [[WATMM|We Are The Music Makers]], uno dei bastioni dell’IDM e della vostra fan base più intransigente. Uno dei più divertenti commentava acidamente la comparsa su “Rolling Stone” americano di un articolo - peraltro effettivamente scritto in modo pessimo ed idiota - su di voi: “Non avrei mai pensato che i [[Boards of Canada|Boards Of Canada]] sarebbero diventati così mainstream da poter finire su ‘Rolling Stone’. Un nuovo punto basso, se volete sapere la mia opinione”. Insomma: finire sui media mainstream può farvi del male? E ha senso essere così gelosi della musica e dei gruppi che si amano? | {{question|Non ho resistito alla tentazione di dare un occhio al forum di [[WATMM|We Are The Music Makers]], uno dei bastioni dell’IDM e della vostra fan base più intransigente. Uno dei più divertenti commentava acidamente la comparsa su “Rolling Stone” americano di un articolo - peraltro effettivamente scritto in modo pessimo ed idiota - su di voi: “Non avrei mai pensato che i [[Boards of Canada|Boards Of Canada]] sarebbero diventati così mainstream da poter finire su ‘Rolling Stone’. Un nuovo punto basso, se volete sapere la mia opinione”. Insomma: finire sui media mainstream può farvi del male? E ha senso essere così gelosi della musica e dei gruppi che si amano? | ||
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{{boc|"MARCUS: Mettiamola così: tanto noi non diventeremo mai i Genesis o gli U2 o qualcosa del genere. Mai. Detto questo, posso anche capire lo spirito con cui certe cose vengono scritte o pensate, ma in generale credo che odiare qualcosa solo perché questa stessa cosa è amata da altri è un modo abbastanza insano di affrontare la vita..."}} | {{boc|"MARCUS: Mettiamola così: tanto noi non diventeremo mai i Genesis o gli U2 o qualcosa del genere. Mai. Detto questo, posso anche capire lo spirito con cui certe cose vengono scritte o pensate, ma in generale credo che odiare qualcosa solo perché questa stessa cosa è amata da altri è un modo abbastanza insano di affrontare la vita..."}} | ||
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{{question|Ok, già che abbiamo sfiorato la galassia fan gelosi&maniaci magari un po’ nerd diamo il via al classicone - per loro - “quale strumentazione avete usato per comporre il disco, quale no e perché”.}} | {{question|Ok, già che abbiamo sfiorato la galassia fan gelosi&maniaci magari un po’ nerd diamo il via al classicone - per loro - “quale strumentazione avete usato per comporre il disco, quale no e perché”.}} | ||
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{{boc|"MIKE: Un paio di vecchi synth, che amavamo tantissimo, sono morti durante la registrazione. A quel punto abbiamo optato per ciò che qualsiasi persona dotata di acume, intelletto e ragionevolezza avrebbe fatto: li abbiamo rimpiazzati con dei synth ancora più vecchi e ancora più malmessi. Furbi, vero? In generale, sugli strumenti abbiamo fatto una specifica ricerca su quelli che venivano usati di solito per le colonne sonore dei film anni 80... e diciamo che c’abbiamo dato dentro con l'impegno. C’abbiamo perso la testa, ecco, abbiamo esagerato un filino, diventando forse perfino un po’ troppo maniacali. Al di là di questo, come sequencer abbiamo voluto affidarci solo ad hardware e non a software: non puoi capire che sollievo liberarsi dalla schiavitù delle griglie da seguire su un monitor che ti dicono cosa devi fare e quando lo devi fare."}} | {{boc|"MIKE: Un paio di vecchi synth, che amavamo tantissimo, sono morti durante la registrazione. A quel punto abbiamo optato per ciò che qualsiasi persona dotata di acume, intelletto e ragionevolezza avrebbe fatto: li abbiamo rimpiazzati con dei synth ancora più vecchi e ancora più malmessi. Furbi, vero? In generale, sugli strumenti abbiamo fatto una specifica ricerca su quelli che venivano usati di solito per le colonne sonore dei film anni 80... e diciamo che c’abbiamo dato dentro con l'impegno. C’abbiamo perso la testa, ecco, abbiamo esagerato un filino, diventando forse perfino un po’ troppo maniacali. Al di là di questo, come sequencer abbiamo voluto affidarci solo ad hardware e non a software: non puoi capire che sollievo liberarsi dalla schiavitù delle griglie da seguire su un monitor che ti dicono cosa devi fare e quando lo devi fare."}} | ||
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{{question|In definitiva, [[Tomorrow's Harvest]] è un buon disco? E se lo è, perché? Mi rendo conto che sembra una domanda scema. Ma forse non lo è. Forse.}} | {{question|In definitiva, [[Tomorrow's Harvest]] è un buon disco? E se lo è, perché? Mi rendo conto che sembra una domanda scema. Ma forse non lo è. Forse.}} | ||
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{{boc|"MARCUS: Una cosa è sicura: è venuto fuori esattamente come volevamo venisse fuori. Se poi questo significa che sia un buon disco o meno, non sta a noi dirlo. Ma abbiamo iniziato a lavorarci sopra avendo bene in testa una direzione, e quella direzione è stata mantenuta e il risultato finale la rispecchia interamente. Questo sì."}} | {{boc|"MARCUS: Una cosa è sicura: è venuto fuori esattamente come volevamo venisse fuori. Se poi questo significa che sia un buon disco o meno, non sta a noi dirlo. Ma abbiamo iniziato a lavorarci sopra avendo bene in testa una direzione, e quella direzione è stata mantenuta e il risultato finale la rispecchia interamente. Questo sì."}} |
title | L'Assenza Di Domani |
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author | Damir Ivic |
publication | Il Mucchio |
date | July 2013 |
issue | Jul + Aug 2013 |
pages |
"L'Assenza Di Domani" is a 2013 interview by Damir Ivic. It originally appeared in Il Mucchio magazine Jul + Aug 2013. [1]
This is an original text copied verbatim from the original source. Do not edit this text to correct errors or misspellings. Aside from added wikilinks, this text is exactly as it originally appeared.
Da un lato è bello il mistero. Un mistero fatto di assenze, di interviste rarissime ed esibizioni live ancora più rare. Dall’altro, qualche anno fa, ci era capitato di passare quasi un intero pomeriggio con Marcus e Mike Sandison, scoprendo due persone cordiali e gradevolissime. Stavolta l’unico modo per raggiungerli è la mail. Ma traspaiono lo stesso attitudini, idee, modi di fare e di ragionare; e una linearità di pensiero che veramente si fa beffe delle inutili complicazioni o delle fastidiose superficialità di tutto ciò che è (troppo) contemporaneo. Si parla molto e soprattutto del loro ultimo lavoro appena uscito, Tomorrow's Harvest, perché gli spunti decisamente non mancano.
On one hand, mystery is fascinating. A mystery made of absences, rare interviews and even rarer live performances. On the other hand, a few years ago, we happened to spend almost an entire afternoon with Marcus and Mike Sandison, discovering two friendly and very pleasant guys. This time, however, the only possible way to reach them was by e-mail, but the same attitudes, ideas, ways of doing and thinking shine through, together with a linearity of thought that mocks of unnecessary complications and annoying superficialities of anything that is (too) contemporary. There is a lot of talk around the band, especially about their latest album, "Tomorrow's Harvest", which surely doesn't lack in sparks and ideas.